Convegno

L'occhio se salta il muro

Alla ricerca di nuovi paradigmi per l'educazione


Reggio Emilia 20 - 21 Febbraio 2020

In occasione del centenario della nascita di Loris Malaguzzi, un convegno che a partire dall'esperienza dei nidi e delle scuole dell'infanzia di Reggio Emilia si propone di cogliere tutto quello che anche oggi è al centro del dibattito, della discussione della riflessione; dibattito e discussione che trascendono i termini della situazione dell’infanzia e che investono invece l’uomo, i rapporti, la donna, la formazione, le relazioni interpersonali, la cultura, le culture dei generi. (Loris Malaguzzi, inaugurazione della mostra L’occhio se salta il muro, 1981)

L’occhio se salta il muro è il titolo del convegno, così come fu il titolo della prima mostra dell’esperienza educativa reggiana inaugurata a Reggio Emilia nel 1981.

 

Un auspicio, come scriveva Loris Malaguzzi nei commentari della mostra, “...che l’occhio oltre che occhio emblema, qui chiamato a vedere e a capire i nuovi compiti culturali nella società della visione e dell’immagine e qui ancora evocato come figura concettuale che riassume i problemi della crescita e della promozione del bambino e dell’uomo, abbia la forza e la testardaggine di saltare il muro. Il muro dell’incongruenza, del banale, delle vecchie regole, delle cose rigide e imballate, degli atti elusivi, atomizzati e retorici che ancora si muovono attorno all’immagine dell’uomo e al progetto educativo del bambino.”

 

Al convegno parteciperanno relatori italiani e internazionali per un contributo alla riflessione in vari ambiti del sapere.

 

Nidi e scuole dell'infanzia del Comune di Reggio potranno essere visitati al termine dei seminari di venerdì 21 febbraio.

La settimana sarà occasione anche per approfondire alcune esperienze generate in città, come Remida-il Centro di riciclaggio creativo, aperto ai partecipanti al convegno nella mattina di giovedì 20 febbraio.

 

Un’occasione per continuare a dare forma al futuro dell’esperienza dei nidi e delle scuole del’infanzia di Reggio Emilia a partire dal pensiero di Loris Malaguzzi e dei suoi collaboratori, per chi vuole realizzare una scuola nuova e diversa.

 

La plenaria e due seminari (1.Diritto ad avere diritti e 3.Diritto alla ricerca) saranno tradotti in simultanea in italiano e in inglese.

 

 

#Convegno
italia
Reggio Emilia
L'occhio se salta il muro
Alla ricerca di nuovi paradigmi per l'educazione

A cura di Comune di Reggio Emilia, Scuole e Nidi d'infanzia - Istituzione del Comune di Reggio Emilia, Reggio Children, Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi con il patrocinio della Regione Emilia Romagna

Sede

Giovedì 20 febbraio, 14.00-19.00
Plenaria:

  • Teatro Municipale R. Valli

 

Venerdì 21 febbraio, 9.00-16.30
Seminari tematici in diverse sedi:

  • Sala Specchi - Teatro Municipale R. Valli
  • Aula Magna Pietro Manodori - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  • Auditorium CREDEM
  • Auditorium Annamaria e Marco Gerra - Centro Internazionale Loris Malaguzzi

 

I seminari si svolgeranno in contemporanea. È possibile iscriversi a un solo seminario.

Al termine dei seminari, è prevista la visita ai nidi e le scuole dell'infanzia del Comune di Reggio Emilia.


Informazioni

Per informazioni, scrivere a:
100malaguzzi@reggiochildren.it

 

Per informazioni sulla città di Reggio Emilia, su dove alloggiare, visitate il sito dell'Ufficio Informazioni Turistiche del Comune di Reggio Emilia:
https://turismo.comune.re.it/it


Quota di iscrizione

La quota di partecipazione è di Euro 250,00 (Iva compresa) e include:

  • materiali convegno
  • partecipazione alla sessione plenaria di giovedì
  • partecipazione ad uno dei cinque seminari del venerdì
  • trasporto e aperitivi ai nidi e alle scuole
  • coffee break e pranzo a buffet durante i seminari del venerdì
  • traduzione italiano-inglese dove prevista

 

CARTA DOCENTE

sticker generico CardaDocente 04 bianco Mali Il Convegno è rendicontabile con la CARTA DOCENTE.

 

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 

Se sei una pubblica amministrazione, scrivi una mail a: 
100malaguzzi@reggiochildren.it

È prevista una quota di partecipazione ridotta per le pubbliche amministrazioni che iscrivono oltre 5 dipendenti.



Programma


20 Febbraio 2020
Sessione Plenaria

Italiano e inglese / 14.00-19.00

Presso: Teatro Municipale Valli

 

Conduce Loredana Lipperini, giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica.

 

Saluti Istituzionali:

 

Luca Vecchi, Sindaco della città di Reggio Emilia

 

Raffaella Curioni, Assessora a educazione e conoscenza

 

 

Relatori:

Telmo Pievani

Filosofo della biologia ed esperto di teoria dell’evoluzione. Professore ordinario l’Università degli Studi di Padova,  Dipartimento di Biologia, dove ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche.

Tahar Ben Jelloun

Poeta, romanziere e giornalista. Ha ricevuto da Kofi Annan, segretario delle Nazioni Unite, il Global Tolerance Award per il profondo messaggio del libro Il razzismo spiegato a mia figlia.

Contributo video di Howard Gardner,

Psicologo, titolare della cattedra John H. ed Elisabeth A. Hobbs in Scienze cognitive e pedagogiche presso la Harvard Graduate School of Education di Cambridge e Senior Director di Project Zero. Membro del Comitato Scientifico della Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi

Vera Gheno

Sociolinguista, Docente presso l’Università di Firenze, Scienze Umanistiche per la Comunicazione. Collaboratrice presso l’Accademia della Crusca.

Michele De Lucchi

Architetto, Professore Ordinario presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Design. Accademico presso l’Accademia Nazionale di San Luca a Roma.

 

Conclusione

Sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, in dialogo con Loredana Lipperini.

 

I relatori saranno intervallati da contributi audio e video inediti di Loris Malaguzzi e dei nidi e le scuole dell’infanzia di Reggio.

 

La sessione plenaria sarà tradotta in simultanea in italiano e in inglese. 

21 Febbraio 2020
1.Diritto ad avere diritti
Una visione ecologica dell’essere umano

Italiano e inglese / 9.00-16.30

Presso: Auditorium Annamaria e Marco Gerra - Centro Internazionale Loris Malaguzzi

Il seminario verrà coordinato da un gruppo di lavoro composto da Scuole e Nidi d’infanzia - Comune di Reggio Emilia, Reggio Children, Fondazione Reggio Children - Centro Loris Malaguzzi.

Verrà presentata documentazione dei nidi e delle scuole dell'infanzia.

 

Relatori:

Stefano Moriggi
Filosofo della scienza, Ricercatore presso l’Università di Milano-Bicocca, Dipartimento di Scienze Umane per l'Educazione "R. Massa"

Lester Irabinna Rigney
Professore di Educazione presso l’Università del Sud Australia, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi

Margherita Graglia
Psicoterapeuta, sessuologa clinica e formatrice, Coordinatrice del Tavolo interistituzionale per il contrasto all’omotransnegatività del Comune di Reggio Emilia

Maria Donata Panforti
Giurista, Professoressa di Diritto Comparato presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Educazione e Scienze Umane

Giorgio Vallortigara
Neuroscienziato, Professore di Neuroscienze presso l’Università di Trento, Centre for Mind-Brain Sciences

 

La chiave di volta da cui parte tutto il pensiero è la fine dei modelli imprendibili… così come l’immagine umana non più separata, non più opposta, non più divisa, ma fusa dentro alla dimensione, ai significati della natura.

Loris Malaguzzi, 1988

 

Il diritto di avere diritti connota la dignità dell’essere umano, la dimensione dell’uguaglianza e della democrazia. Libertà e diritti hanno accompagnato la nascita dell’idea moderna di cittadinanza, fondata sul riconoscimento della possibilità, data a ognuno (e a tutti senza distinzione di sesso e orientamento sessuale, nazionalità, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali), di essere parte attiva dell’umanità e della sua storia.

I nidi e le scuole dell’infanzia di Reggio Emilia sono fondati sui diritti: primo fra tutti, il diritto di cittadinanza dei bambini, che significa diritto alla conoscenza, alla partecipazione, alla “parola”, diritti che definiscono la qualità del contesto educativo. Una nuova idea di bambino (e di infanzia) portatore di diritti, prima che di bisogni. I nidi e le scuole sono fondati inoltre sulla interdipendenza e indivisibilità dei diritti: dei bambini, dei genitori, degli insegnanti.

La ricerca sull’identità e l’essenza dell’essere umano e sul rapporto uomo/natura è da sempre al centro del pensiero filosofico e delle scienze biologiche, sociali e psicologiche. Teorie che hanno proposto visioni differenti e frequentemente antitetiche.

Oggi più che mai occorre aprire a nuove prospettive, dando valore alle parole e alle semantiche, attraverso una co-costruzione delle teorie e dei significati. L’idea di essere umano non soggiace più a distinzioni manichee; stanno sempre più emergendo sulla scena pubblica sfumature, sconfinamenti, identità plurime che chiedono riconoscimento e arricchiscono l’idea di umanità. Per ricercare una visione ecologica di essere umano, una identità multipla e mutevole, fonte e soggetto dei diritti, è necessario mettere in dialogo e far interagire differenti prospettive e punti di vista.

Il paradigma della complessità, la centralità delle domande e un costante pensiero critico sulle relazioni più o meno sostenibili con il mondo tutto, sono la prospettiva da cui partire per cercare sguardi multipli (ambientali, sociali, culturali, antropologici, economici, politici) da cui guardare l’essere umano nella relazione con gli altri esseri viventi (umani, animali, vegetali, minerali…).

Un approccio ecologico alla visione del mondo e dei viventi, che ricerca ed esplora la relazione, che ricerca il collegamento con e tra le cose e i significati dei contesti culturali di appartenenza, all’interno di una dinamica circolare tra le parti, in una dimensione di co-evoluzione, che si declina su appartenenza e differenza.

 

A partire da queste premesse, il seminario vuole approfondire alcune tematiche:

Quali sono i campi che la filosofia sta esplorando alla ricerca di definizioni attuali di essere umano e con quali dialoghi con altri campi del sapere? Come si stanno modificando l’elaborazione filosofica e i suoi campi d’indagine?

Quale contributo le neuroscienze stanno offrendo a una cultura della congiunzione e della interdipendenza tra gli esseri viventi?

Come la relazione tra neuroscienze e filosofia può suggerire un superamento dell’antropocentrismo e un nuovo posizionamento dell'essere umano in una interconnessione più planetaria?

I diritti oggi sono sotto attacco, un lusso che sembra non ci si possa permettere nei momenti di crisi economica. Quale normazione dei diritti, compresi quelli dell’infanzia, è oggi presente nella legislazione italiana ed europea? Quali sono i punti su cui sarebbe necessario aprire un dibattito pubblico?

I diritti sono sempre inclusivi? Che accoglienza trovano nuove soggettività che chiedono oggi riconoscimento e quali condizioni sarebbero necessarie per una reale inclusività dei diritti?

Comunità geografiche e culturali stanno oggi richiedendo un riconoscimento pubblico e spazi separati per mantenere la propria identità e le proprie tradizioni. Le società multietniche stanno affrontando il tema della differenza e della appartenenza. Quali possono essere oggi alcune risposte che siano in grado di evitare la possibile contrapposizione e separazione?

Se la differenza è un valore, la disuguaglianza è una ingiustizia che offende la dignità dell’essere umano. La globalizzazione e l’egemonia dei mercati, insieme alla perdita della mediazione della politica, stanno incrementando le nuove povertà. Differenze nell’accesso alle opportunità creano disagio individuale e impoverimento sociale. Come elaborare una visione più complessa che sappia suggerire nuovi equilibri tra economia e politica verso una sostenibilità ambientale e sociale insieme?

 

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Il seminario sarà tradotto in simultanea in italiano e in inglese.

 

Al termine dei seminari, è prevista la visita ai nidi e le scuole dell'infanzia del Comune di Reggio Emilia.

 

I seminari si svolgeranno in contemporanea. È possibile iscriversi a un solo seminario.

 

 

2.Diritto alla soggettività
I cento linguaggi per dare valore alla pluralità dei processi di conoscenza

Italiano / 9.00-16.30

Presso: Sala degli Specchi - Teatro Municipale R. Valli

Il seminario verrà coordinato da un gruppo di lavoro composto da Scuole e Nidi d’infanzia - Comune di Reggio Emilia, Reggio Children, Fondazione Reggio Children - Centro Loris Malaguzzi.

Verrà presentata documentazione dei nidi e delle scuole dell'infanzia.

 

Relatori:

Cristina Cacciari
Psicolinguista, già Professoressa di Psicologia presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze

Donata Fabbri
Psicologa ed epistemologa, direttrice del Centro Internazionale di Psicologia Culturale di Ginevra

Roberto Montanari
Interaction Designer, co-fondatore e responsabile ricerca e sviluppo di RE: Lab, azienda specializzata sui temi di interazione; Professore straordinario di Interaction Design presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli

Giulio Ceppi
Architetto, Founder and creative director di TotalTool Milano, Professore presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Design

Saul Daniele Ardillo
Danzatore e coreografo, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Reggio Emilia

Marco Ruini
Neurologo e Neurochirurgo, Associazione ANEMOS – Libera Università delle Neuroscienze, Reggio Emilia

Roberto Maragliano 
già Professore di Didattica e tecnologie

 

La specie umana ha il privilegio di manifestarsi attraverso una pluralità di linguaggi (oltre a quello parlato) […] tutti i linguaggi espressivi, cognitivi, comunicativi si costituiscono in reciprocità, nascono e si sviluppano nell’esperienza […] tutti i linguaggi che già convivono nella mente e nelle attività del bambino hanno il potere di divenire forze generatrici di altri linguaggi, altre azioni, altre logiche e altre potenzialità creative […] ed hanno bisogno di vivere in eguale dignità e valorizzazione, in solidarietà piena con una adeguata competenza culturale dell’adulto e dell’ambiente.

[…] si chiede […] quale appoggio e conferma possa dare a queste proposizioni [...] la cultura vigente del bambino.

Loris Malaguzzi, 1983

 

È di grande attualità, oggi, il dibattito sulla conoscenza e sul funzionamento della mente, grazie al contributo delle scoperte neuroscientifiche che confermano una visione integrata e complessa dell’essere umano e dell’apprendimento, già intuita ed espressa da Loris Malaguzzi con la teoria dei cento linguaggi, che “riconosce a ogni soggetto la libertà e la legittimità di apprendere nella differenza attraverso plurimi accessi al mondo e alla conoscenza”.

Oggi più di ieri il nido, la scuola e i cotesti educativi sono impegnati nella sfida di creare contesti di esperienza e scoperta caratterizzati da multimodalità, contesti in cui i processi di conoscenza e di apprendimento di bambini e adulti siano espressione della differenza soggettiva.

 

Il seminario intende approfondire, attraverso i contributi di differenti ambiti del sapere, alcune tematiche:

- Come è possibile garantire il diritto alla soggettività di bambini e di adulti, promuovendo quotidianamente, nel nido e nella scuola, la presenza di molteplici linguaggi che, mentre vengono agiti e praticati, si precisano e si qualificano, consentendo allo stesso tempo agli esseri umani, attraverso il fare esperienza, di conoscere se stessi nell’interazione con gli altri?

- Come possono i cento linguaggi essere ascoltati e incrementati al fine di qualificare e moltiplicare le possibilità conoscitive degli esseri umani e le loro competenze nel fare e nel pensare?

- Quanto la dimensione creativa – manifestazione di flessibilità mentale, resistenza alla passività, capacità di relazione e padronanza di una molteplicità di linguaggi – può essere un antidoto a una cultura che tende a separare i pensieri dalle azioni, la concretezza dalla fantasia, la ragione dall’emozione? 

- Quali nuove relazioni si possono scorgere e individuare tra la capacità degli esseri umani di costruire la propria personale conoscenza e la padronanza dei molteplici linguaggi, in un’epoca in cui le tecnologie digitali e il loro utilizzo in rete hanno modificato l’accesso all’informazione e alla conoscenza? 

- Quali nuove conoscenze si possono sviluppare se gli educatori e il contesto educativo sono attenti, curiosi e sensibili tanto agli aspetti culturali quanto alla “vibrazione estetica” degli oggetti di conoscenza e degli atti conoscitivi?

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Il seminario si terrà in lingua italiana.

 

Al termine dei seminari, è prevista la visita ai nidi e le scuole dell'infanzia del Comune di Reggio Emilia.

 

I seminari si svolgeranno in contemporanea. È possibile iscriversi a un solo seminario.

3.Diritto alla ricerca
L'interdipendenza tra teoria e prassi nei contesti educativi

Italiano e inglese / 9.00-16.30

Presso: Auditorium Annamaria e Marco Gerra - Centro Internazionale Loris Malaguzzi

Il seminario verrà coordinato da un gruppo di lavoro composto da Scuole e Nidi d’infanzia - Comune di Reggio Emilia, Reggio Children, Fondazione Reggio Children - Centro Loris Malaguzzi.

Verrà presentata documentazione dei nidi e delle scuole dell'infanzia.

 

Relatori: 

Massimo Baldacci
Pedagogista, Professore di Pedagogia Generale e Sociale presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

Gunilla Dahlberg
Pegagogista, Professoressa emerita di Educazione presso la Stockholm University, Department of Child and Youth Studies, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi

Peter Moss
Pedagogista, Professore Emerito di Educazione per la Prima Infanzia presso University College London, UCL Institute of Education, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi

Laura Boella
Filosofa, Professoressa di Filosofia Morale e di Etica dell’ambiente presso l’Università Statale di Milano, Dipartimento di Filosofia

Luigina Mortari
Pedagogista, Professoressa Emerita di Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli Studi di Verona, Dipartimento di Scienze Umane

Vittorio Gallese
Neuroscienziato, Professore di Psicobiologia e Psicologia Fisiologica presso l’Università degli Studi di Parma, dipartimento di Medicina e Chirurgia

Francesco Merli
Ematologo, Direttore della Struttura Complessa di Ematologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova IRCCS di Reggio Emilia

 

La ricerca e la sperimentazione rappresentano momenti di decisiva importanza a tutti gli effetti: occorre andarci con consapevolezza piena [...]. Il controllo di quello che si tenta e si fa deve essere fatto non solo con gli operatori della scuola, ma soprattutto con le famiglie e la gente, con umiltà e rispetto assoluto della democrazia. I contenuti e le tecniche della nuova scuola – visti in una loro piena organicità di interazione e di convivenza – non sono lì a portata di mano: richiedono studio, intuizione, ricerca, collaudo, verifiche anche e soprattutto quando la visione politica, come visione globale dei fatti, è chiara. Non ci sono semplificazioni o scorciatoie di comodo.

Loris Malaguzzi, 1974

 

La relazione tra la ricerca teorica, la ricerca applicata e i contesti in cui i risultati della ricerca trovano realizzazioni concrete è da sempre un tema cruciale di natura politica e sociale. Oggi lo sviluppo della ricerca intorno alle neuroscienze e alle biotecnologie pone agli individui e alle società domande cruciali di natura etica, che necessitano di risposte capaci di intrecciare conoscenze e immaginazione come capacità di spostare il punto di vista e di ampliare l’orizzonte dell’esperienza.

In ambito pedagogico la relazione tra teoria e prassi è da sempre un punto d’attenzione, oggetto di ricerca permanente. Se per molto tempo sono convissute due scuole di pensiero antitetiche, una che sosteneva il primato della teoria come normante la pratica, l’altra che proponeva l’autonomia della pratica già intrinsecamente dotata di una propria teoria, oggi è ormai condivisa l’idea che tra il sapere teorico e quello pratico ci sia un rapporto circolare e dialettico.

Questa però è ancora una idea molto generale.

È necessario produrre una qualificazione di tale relazione che la renda riferimento e criterio di valutazione condiviso per la ricerca scientifica, per il lavoro quotidiano di educatori, insegnanti, pedagogisti, dirigenti, per le scelte degli amministratori e dei decisori politici, per la cultura dell’educazione delle società e dei genitori.

Rifondare il concetto e la prassi della ricerca, sperimentando strategie inedite e pretendendo condizioni organizzative coerenti, è stata la strada intrapresa dai nidi e dalle scuole dell’infanzia della città di Reggio Emilia per costruire una idea nuova e diversa di educazione.

Riteniamo infatti che la ricerca sia il modo di conoscere degli esseri umani fin dalla nascita, quindi diritto inalienabile, essenza vitale della natura dell’essere vivente e tensione conoscitiva verso il nuovo e l'inedito.

Garantire il diritto alla ricerca è una scelta etica e politica, per mettere al centro il valore dell'uomo nel suo essere soggetto relazionale, interdipendente e connesso alla trama di relazioni che ogni vita porta con sé.

Ricerca, quindi, come tensione ai futuri possibili di cui ogni essere umano è portatore, come fonte rinnovabile di stupore per corrispondere al diritto alla vita, alla bellezza, alla cura, al cambiamento e al conoscere.

 

Il seminario cercherà di sviluppare alcune questioni attuali e urgenti:

Il diritto alla ricerca, per essere corrisposto e non rimanere inattuato, necessita di condizioni ambientali, temporali, strumentali coerenti e adeguate, di investimenti culturali ed economici, di contenuti e vincoli dei contratti di lavoro. Questo riguarda tutti i contesti in cui l’essere umano vive e affronta differenti fasi dell’esistenza (infanzia, giovinezza, maturità, vecchiaia, malattia ecc.). Come generare oggi una sinergia tra i soggetti che hanno il potere di decidere e modificare i molteplici livelli che insieme danno forma alla identità dei servizi alla persona?

Nella scuola uno dei problemi oggi è la distanza tra i valori, le indicazioni pedagogiche, gli ordinamenti e i contenuti dei contratti di lavoro: quali condizioni possono garantire il diritto alla ricerca a tutti i soggetti coinvolti nel progetto educativo: bambini, insegnanti, pedagogisti, genitori, cittadini, amministratori e politici?

Come può avvenire oggi la dialettica tra i soggetti che vivono l’esperienza quotidiana – che ha teorie agite e costantemente verificate, costrutti culturali e saperi “caldi” del vissuto soggettivo e della pluralità dei punti di vista – e la scienza, che ha strumenti concettuali e interpretativi che trascendono la dimensione locale e soggettiva? Quali contributi reciproci? Quali i luoghi, le strategie e i contenuti di questo incontro?

Quali sono le condizioni per far sì che la dialettica tra la scienza e i contesti reali di esperienza e vita degli esseri umani umanizzi i modelli ideali, introducendo sia le dimensioni della relazione e della empatia, sia lo sguardo aperto al possibile, nella elaborazione di una cultura dell’essere umano valorizzante le differenze, le imperfezioni, gli errori come risorsa?

I contesti di vita sono prevalentemente contesti di interazione. L’esperienza dell’altro, con l’avvento dei mezzi di comunicazione di massa (le cosiddette ICT) non è più solo in presenza, ma è anche virtuale. Come la dimensione corporea ed empatica interviene nella dinamica intersoggettiva e nella costruzione della conoscenza della realtà e dell’altro?

La dimensione storica e contestuale in cui si incarnano il diritto e la ricerca perimetrano la zona da cui partiremo per porci reciprocamente in ascolto dei diversi punti di vista che contribuiranno alla elaborazione culturale di questo tema da una prospettiva dialogica e aperta.

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Il seminario sarà tradotto in simultanea in italiano e in inglese.

 

Al termine dei seminari, è prevista la visita ai nidi e le scuole dell'infanzia del Comune di Reggio Emilia.

 

I seminari si svolgeranno in contemporanea. È possibile iscriversi a un solo seminario.

4.Diritto alla competenza
Bambini e adulti soggetti partecipi alla costruzione della cultura dell'educazione

Italiano / 9.00-16.30

Presso: Auditorium Credem

Il seminario verrà coordinato da un gruppo di lavoro composto da Scuole e Nidi d’infanzia - Comune di Reggio Emilia, Reggio Children, Fondazione Reggio Children - Centro Loris Malaguzzi.

Verrà presentata documentazione dei nidi e delle scuole dell'infanzia.

 

Relatori:

Nadia Urbinati
Politologa, Professoressa di Scienze politiche presso la Columbia University di New York

Massimiliano Panarari
Sociologo della comunicazione, Professore di Campaigning e Organizzazione del consenso presso Università Luiss “G. Carli” di Roma

Stefano Maffei
Architetto, Professore presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Design

Susanna Mantovani
Pedagogista, Professoressa Emerita di Pedagogia Generale e Sociale presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “R. Massa”

Alberto Munari
Psicologo ed epistemologo, Professore emerito di Pedagogia Generale e Sociale presso Università di Ginevra, Facoltà di Psicologia e di Scienze dell'Educazione

 

Nel nostro sistema, pur sapendo quanta forza di centralità rappresentino i bambini, abbiamo sempre la convinzione di una relatività e di una incompiutezza che possono essere meglio affrontate da una seconda e terza centralità costituita dalle insegnanti e dalle famiglie. Una terna di centralità è allora il nostro assunto.

Loris Malaguzzi, 1984

 

 

Nel progetto educativo dei nidi e delle scuole dell’infanzia della città di Reggio Emilia, la partecipazione è il valore e la strategia che qualifica il modo dei bambini, degli insegnanti, dei genitori di essere parte e dare forma a un progetto educativo. Bambini e adulti riconosciuti dotati fin dalla nascita di cento linguaggi e attivi costruttori di conoscenza.

Condizione indispensabile per qualunque processo partecipativo è l’accredito di competenza, intesa come capacità di ogni essere umano di intervenire nei contesti di cui è parte, portando un proprio originale contributo. Competenza quindi come accredito e, insieme, come costruzione che avviene nel processo partecipativo stesso attraverso l’accesso a informazioni pertinenti e l’interpretazione fatta collettivamente: per quanto concerne gli adulti, dei fenomeni sociali e culturali che riguardano la vita dei servizi; per quanto concerne i bambini, dei fenomeni fisici, sociali e culturali che vivono e incontrano. Questo crea un contesto che genera e alimenta sentimenti e cultura di solidarietà, responsabilità e inclusione verso la comunità del nido e della scuola, e verso la comunità cittadina e i suoi servizi.

Agendo queste dinamiche, i servizi educativi possono proporsi come laboratori di democrazia partecipativa, luoghi dell’agire comune che prendono vita dalla relazione tra le persone e dalla pratica della convivenza. Sono luoghi dove, attraverso una dinamica dialettica, viene elaborata, da parte di bambini e adulti, una cultura dell’educazione e favorito l’esercizio dei diritti di cittadinanza.

Siamo in un’epoca storica in cui della partecipazione viene tratteggiata una percezione collettiva di fatica e di sfiducia ma nello stesso tempo se ne avverte una vivace e variegata ricerca di nuovi paradigmi e modi per agirla in una danza/alleanza tra forme politiche classiche e forme contemporanee.

  

A partire da queste considerazioni, il seminario intende promuovere il confronto su alcune tematiche:

Come è possibile oggi creare nella scuola e nella città, per i bambini e per gli adulti, contesti dove i punti di vista differenti siano espressi e rappresentati a garanzia di una visione multipla, complessa a sistemica della realtà, antidoto al pensiero che separa, al pregiudizio e alla verità unidirezionale?

Quale relazione oggi è possibile pensare e costruire tra la partecipazione diretta dei genitori alla vita del nido e della scuola e la dimensione rappresentativa, come luogo della sintesi delle istanze locali ed elaborazione di proposte politiche per la vita dei servizi in grado di dare sempre maggiore qualità all’esperienza di tutti i bambini e di tutti gli adulti?

Come generare dinamiche comunicative in presenza e a distanza, capaci di favorire e incrementare tale relazione?

Come riuscire a tenere attivi e sensibili in città i luoghi della discussione e del dibattito sulla cultura dell’infanzia e sull’idea di apprendimento come condizione di tutta la vita?

Quali sono oggi le condizioni culturali, sociali e politiche che possono consentire ai servizi educativi di proporsi come corpi intermedi tra l’individuo e la società, costruendo una concreta possibilità di incremento del capitale umano e culturale della città?

Quali saperi sono oggi necessari per promuovere e gestire processi partecipativi in cui i bambini e le bambine, le donne e gli uomini diventino protagonisti del proprio presente e del proprio futuro, capaci di intervenire concretamente sui propri contesti di vita, superando la visione individuale per dare forma a una nuova idea di collettività?

 

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Il seminario si terrà in lingua italiana.

 

Al termine dei seminari, è prevista la visita ai nidi e le scuole dell'infanzia del Comune di Reggio Emilia.

 

I seminari si svolgeranno in contemporanea. È possibile iscriversi a un solo seminario.

5.Diritto alla bellezza
Etica ed estetica dei processi di conoscenza.

Italiano / 9.00-16.30

Presso: Aula Magna Pietro Manodori - Università degli studi di Modena e Reggio Emilia

Il seminario verrà coordinato da un gruppo di lavoro composto da Scuole e Nidi d’infanzia - Comune di Reggio Emilia, Reggio Children, Fondazione Reggio Children - Centro Loris Malaguzzi.

Verrà presentata documentazione dei nidi e delle scuole dell'infanzia.

 

Relatori:

Annamaria Contini
Filosofa, Professoressa di Estetica presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Educazione e Scienze Umane

Michele Zini
Architetto e designer, ZPZ Partners, studio di progettazione architettura e design, Professore presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Design e presso l'Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura.

Ugo Morelli
Psicologo, Professore di Scienze Cognitive applicate al Paesaggio e alla Vivibilità presso l’Università di Napoli Federico II

Roberto Diodato
Filosofo, Professore di Estetica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Dipartimento di Filosofia e presso la Facoltà di Teologia di Lugano

 

“Estetica” è una parola difficile e ostica che difficilmente si trova nel vocabolario pedagogico e che va invece ricompresa nello stile con cui procede l’atto del conoscere e del capire.

Loris Malaguzzi

 

La ricerca e l’aspirazione alla bellezza appartengono in modo naturale e profondo alla nostra specie e ne costituiscono una componente importante, a ogni età, in tutti i popoli e in tutti i tempi.

La dimensione estetica, della quale la bellezza è elemento imprescindibile, è troppo spesso dimenticata o fraintesa ed è banalizzata dalla cultura ufficiale, che ne sottovaluta le innegabili e importanti ripercussioni psicologiche e sociali. L’estetico – come intersezione tra razionalità e immaginazione, tra cognitivo ed emotivo – produce una tensione creativa che, mentre dà origine ad approcci e processi plurimi di conoscenza, contribuisce a rendere le nostre esperienze più ricche e complete. Nei bambini c’è un forte sentimento empatico che li fa partecipare alle cose del mondo. I bambini percepiscono e sono consapevoli che il bello produce gioia e piacere, e questi ultimi rendono possibile lo sforzo necessario per capire e per apprendere.

La “vibrazione estetica”, come la definisce Malaguzzi, che ci accompagna nel quotidiano e che orienta le nostre piccole e grandi scelte nel mondo della conoscenza, trova difficilmente nella scuola uno spazio adeguato per contribuire a una riflessione consapevole, sia nell’insegnamento che nell’apprendimento, pensando alla estetica anche come dimensione della costruzione comune di riferimenti di senso, una dimensione sensibile di sintonizzazione con l’altro.

Quanto si modificherebbero i processi di conoscenza se la vibrazione estetica fosse invece considerata come un importante attivatore di apprendimento del singolo e del gruppo di bambini e adulti?

A partire da queste considerazioni, nel seminario vorremmo affrontare altri nodi tematici che ci sembrano ugualmente rilevanti. Le tecnologie digitali ci rendono partecipi in modo differente alle nostre percezioni sensibili, alle inter-relazioni personali e a quelle con l’ambiente. I device e i nuovi linguaggi iconici diventano strumenti di grande seduzione ai quali bastano tempi rapidi, pochi gesti, per interferire sui nostri processi conoscitivi e comunicativi, per ri-strutturare o de-strutturare un contesto e le nostre relazione con l'intorno.

In questa nuova realtà l’estetica è una dimensione flessibile e modificabile nella quale “il confine diventa territorio”, gli spazi si costruiscono e si modificano in mondi fluidi e interconnessi che portano a intrecciare nuovi linguaggi e imprevedibili sperimentazioni. Troppo spesso la scuola limita la sua ricerca sul digitale agli appariscenti effetti che i sofisticati strumenti digitali consentono, ma anche in questo caso un consapevole e attento ascolto della vibrazione estetica potrebbe contribuire in modo importante a sollecitare nuove ricerche e aiutare ad inventare nuovi mondi con interfacce complesse capaci di porre nuove domande.

Quali nuove esplorazioni della realtà sono possibili? Quali cambiamenti avvengono nei processi di apprendimento?

Un altro tema di grande interesse riguarda l’estetica degli spazi educativi: progettare spazi per l’infanzia che favoriscano il piacere di crescere, di scoprire il mondo, di entrare in relazione con gli altri è responsabilità educativa. La dimensione estetica, la bellezza, l’empatia sono aperte alla relazione, nella quale ogni sé si costruisce in rapporto agli altri e all’ambiente. La dimensione estetica, la bellezza e l’empatia contribuiscono in modo importante a un diverso approccio etico nei confronti della ricerca, all'accoglienza di impensabili connessioni, alla solidarietà, all'attenzione verso visioni e interpretazioni ampie e inesplorate del mondo, alla creazione di una mente relazionale.

Oggi più che mai occorre una consapevole considerazione dell'importanza del binomio estetica/etica, in tutti gli ambiti del sapere e della esperienza, dalla ecologia alla educazione, dalle arti alla economia, per una dimensione politica che assuma nuovi sguardi sul futuro delle città, delle società e del pianeta.

 

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Il seminario si terrà in lingua italiana.

 

Al termine dei seminari, è prevista la visita ai nidi e le scuole dell'infanzia del Comune di Reggio Emilia.

 

I seminari si svolgeranno in contemporanea. È possibile iscriversi a un solo seminario.